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Verso le elezioni - Bollettino #3

L’alleanza rossoverde ticinese non è l’unica in Svizzera, ed è al passo coi tempi!


Vi invito a iscrivervi alla lista di diffusione che trovate qui sul sito e vi ringrazio sin d’ora di diffondere il Bollettino e le altre informazioni con le vostre reti.

È successo

Sinistra compatta a Ginevra

Anche a Ginevra si terranno presto le elezioni cantonali. La sinistra vi si presenta compatta, la destra in ordine sparso. L’alleanza rossoverde ticinese non è l’unica in Svizzera, ed è al passo coi tempi!


La funzione pubblica scende in strada a Losanna

Il 31 gennaio 2023, una decina di migliaia di persone sono scese in strada a Losanna per protestare contro la decisione del Consiglio di Stato vodese di compensare il caro vita dei funzionari con un aumento limitato a 1,4%. Questa è stata la terza manifestazione sul tema. Era dal 2008 che il Cantone non ha conosciuto una tale mobilitazione. Eppure le finanze pubbliche del grande cantone sul Lemano sono in ottima salute. Non si capisce perché la nuova maggioranza di destra si sia impuntata a proporre una compensazione ben al di sotto della media svizzera, che giustamente il nostro cantone ha invece avvicinato. Viviamo tempi difficili, e la funzione pubblica merita il nostro sostegno. Avendo preso le decisioni corrette riguardo al caro vita, dobbiamo cercare di uscire a testa alta dalle discussioni in corso, e non procedere con la riduzione del tasso di conversione prima di avere trovato misure compensatorie adeguate.


Un breve disgelo sul lago ghiacciato

Il 1° febbraio di 60 anni fa, lo strato di ghiaccio che ricopriva il lago di Zurigo è stato reso accessibile al pubblico. Non è mai più successo. Per ricordare quell’evento, la NZZ ha raccolto diverse testimonianze. Tra queste una mi ha particolarmente colpito. Quella di una signora che nel 1963 aveva 11 anni e che era arrivata l’autunno precedente dall’Italia in Svizzera, dove suo padre lavorava ormai da dieci anni nell’edilizia. Quel giorno—ricorda—per la prima volta i suoi compagni di scuola l’hanno salutata. Prima la ignoravano. L’articolo non dice se le sue relazioni con i compagni hanno poi seguito un corso più caloroso. Ricordiamo però quale era il clima all’epoca. Nel 1974, Schwarzenbach e il suo movimento hanno cercato di limitare il numero di stranieri in Svizzera a 500000, il che avrebbe significato che per tre anni 180000 stranieri avrebbero dovuto lasciare il nostro paese! Ormai è poco probabile che i grandi laghi ghiaccino ancora. Sembra però che certe proposte dell’epoca possano tornare a essere prese in considerazione.


Finanze e economia

Il 5 febbraio è andata in onda La Domenica del Corriere (link per lo streaming) con a tema il Dipartimento delle finanze e dell’economia. Ecco alcuni punti salienti che ho difeso in quell’occasione: bisogna rendersi conto che viviamo a credito, e non solo perché lo Stato ha un leggero deficit (vedi qui appresso); lo Stato deve avere i mezzi per esercitare le sue missioni; bisogna essere in chiaro sugli obiettivi (questi due ultimi punti sembrano banali, ma vanno ricordati); vista la situazione delicata delle finanze cantonali, è assurdo proporre di ridurre ulteriormente le entrate (con proposte che non sono nell’interesse generale); bisogna fare in modo che aumentino le entrate provenienti dalle persone giuridiche; lo Stato e le imprese devono lavorare assieme; per lo sviluppo del Cantone, lo Stato deve svolgere un ruolo attivo di Stato imprenditoriale, tutelando l’interesse generale e i più vulnerabili (vedi quanto ho proposto per un Ticino di villaggi eco-responsabili); nella manovra per riequilibrare il budget bisogna preservare la capacità di investire; il Ticino è un’opportuna per Zurigo e per la Lombardia; la disponibilità di mano d’opera qualificata oltre confine è un’opportunità, ma se crea una dipendenza troppo grande, diventa un rischio; dobbiamo chiederci se in settori strategici come la sanità non sarebbe opportuno essere più pro-attivi per trattenere personale qualificato in Ticino (infermiere/i); investire nell’innovazione ha un’importanza strutturale; senza USI e SUPSI non avremmo nemmeno potuto immaginare un Parco dell’innovazione ticinese; l’innovazione non riguarda solo le nuove tecnologie o la biomedicina, ma si sviluppa anche nell’agricoltura e nell’agroalimentare; per sviluppare lo spirito imprenditoriale dovremmo vedere come meglio tutelare i lavoratori indipendenti.



I prossimi appuntamenti

Spero che avremo presto l’occasione di incontrarci di persona. Non esitate a contattarmi anche per un semplice saluto. In agenda vi sono già gli incontri seguenti:


  • 07.02 Modem evento « Il Ticino che vorrei », 8.30 ReteUno

  • 10.02 Serata con i candidati e le candidate, alle 19.00, Locarno (luogo da precisare)

  • 15.02 Evento rosso-verde ad Airolo, dalle 19.00, Infocentro, Airolo

  • 03.03 Evento elettorale sulle regioni di montagna, alle 18.00, Olivone

  • 04.03 Cena del PS Rivera, alle 18.30, Lodrino


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