Vi sono forze che da troppo tempo promuovo l’indebolimento del tessuto sociale mettendo in opposizione parti diverse della società, e smantellando lo Stato a profitto di interessi economici.

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Il tema della settimana: Le soluzioni ci sono davvero
Nelle ultime settimane alcuni sondaggi hanno messo in evidenza un paradosso: i ticinesi non avrebbero l’intenzione di sostenere in maniera maggioritaria le forze politiche che da anni si battono — spesso sole — per cercare di risolvere i problemi che più li preoccupano.
Quali sono queste preoccupazioni? Innanzitutto il continuo aumentare del costo della vita, con l’aumentare dei premi di cassa malati e degli affitti, del costo dell’energia, e dell’insufficienza delle rendite di pensionamento, seguite a ruota dalle considerazioni ecologiche e climatiche. Vi sono poi le incertezze dovute alle proiezioni demografiche, che mettono in evidenza l’invecchiamento della popolazione, e un sentimento di impotenza davanti all’aumento della manodopera frontaliera. Una larga fetta della popolazione sente che non potrà mantenere lo standard di vita che ha conosciuto finora, e si sente in una posizione precaria. Le donne, e molti altri gruppi richiedono maggiore giustizia sociale. A queste aggiungo la preoccupazione, purtroppo non ancora abbastanza largamente diffusa, che le libertà individuali sono minacciate da un esercizio del potere per « decreti d’urgenza », accompagnato da un aumento del controllo dei comportamenti basato sulle nuove tecnologie.
Potrebbe sembrare un quadro desolante, che lascia senza speranza e che quindi giustifica un posizionamento di contestazione anti-sistema. Come se il fallimento che le preoccupazioni traducono fosse dovuto al sistema nel suo insieme, e non al fatto che vi sono forze che da troppo tempo promuovo l’indebolimento del tessuto sociale mettendo in opposizione parti diverse della società, e smantellando lo Stato a profitto di interessi economici. Due esempi possono bastare: il tentativo di screditare i funzionari dello Stato in occasione delle trattative sul secondo pilastro in seno all’IPCT; l’insistenza a voler frammentare il sistema scolastico e quello delle cure, dei quali — è doveroso ricordarlo — il Ticino può andare fiero. Ho gioco facile a ricordare quello che è accaduto per rispondere al crollo di Crédit Suisse, che dimostra quanto sia ipocrita l’atteggiamento di coloro che sostengono che lo Stato non debba supportare chi si trova nel bisogno, e che non fanno che criticare a posteriori l’intervento di salvataggio della banca.
Il punto è questo: il Partito socialista ha coerentemente promosso negli anni iniziative per migliorare il funzionamento delle casse malati e della previdenza sociale, e a difesa degli inquilini. In Ticino, molti dei suoi membri sono attivi sul terreno per accompagnare le persone nel bisogno e le vittime di discriminazioni. I Verdi hanno sviluppato proposte concrete per affrontare i problemi legati al cambiamento climatico, ai problemi energetici, al traffico, all’inquinamento, e alla gestione del territorio, nonché per evitare che vi siano lavoratrici e lavoratori poveri. Di fatto, i due partiti si sono mossi assieme su diversi di questi temi. Le loro proposte possono certamente essere migliorate, ma non sarebbero in discussione, se non fossero da loro state formulate e difese in prima istanza! Inoltre, Gioventù socialista e Giovani Verdi hanno completato questo lavoro e assicurano che le visioni siano in linea con le aspirazioni di una larga fetta di giovani.
La mia candidatura porta i valori e le intenzioni convergenti dei due partiti e dei due movimenti giovanili. Quale candidato al Consiglio di Stato mi preme portare soluzioni concrete per tutti e non solo per pochi, mettendo in valore il potenziale del Cantone. Tali soluzioni esistono davvero, come dovrebbe risultare chiaro a seguito dei nostri interventi e contributi scritti (vedi per esempio il mio sito www.boaserez.ch). Credo fermamente che la nostra qualità di vita può essere migliorata e che potremo arrivare a un Ticino più accogliente, se soltanto ognuno facesse la sua parte, e se si lavorasse maggiormente insieme.
I prossimi appuntamenti
Spero che avremo presto l’occasione di incontrarci di persona. Non esitate a contattarmi anche per un semplice saluto. In agenda vi sono già gli incontri seguenti:
29.03 Festa di chiusura della campagna, 18.00, Biasca - Iscrivetevi!
01.04 Bancarelle PS e Verdi, dalle 10.00, Mercato, Bellinzona
01.04 Merenda in Piazza, PS Lugano, 15.00, Lugano
02.04 Ritrovo per i risultati elettorali, 12.00 Casa del Popolo, Bellinzona