Riflessioni sulla logica della crescita perpetua, insostenibile dal punto di vista ecologico, insopportabile dal punto di vista sociale e persino inutile dal punto di vista politico.

Contributo apparso su naufraghi.ch in data 22 ottobre 2022
Dato il modo in cui pensiamo all’origine del nostro benessere materiale, l’idea di un’economia che non cresce ci spaventa. Ma sappiamo davvero cosa significa decrescita? Nel suo primo libro « Ralentir ou périr - L'économie de la décroissance » Timothée Parrique lo spiega in modo accessibile e convincente, offrendo una prospettiva di speranza per le nostre società.
Una questione fondamentale
C’è qualcosa di sbagliato nelle nostre società. Il funzionamento del complesso apparato economico ci sfugge. Il degrado ambientale sembra inarrestabile. Eppure, gran parte della popolazione è convinta che se potessimo produrre e consumare meno, tutto sarebbe migliore.
C’è la sensazione che dobbiamo uscire dalla logica della crescita perpetua perché è insostenibile dal punto di vista ecologico, insopportabile dal punto di vista sociale e persino inutile dal punto di vista politico. Insostenibile perché chiediamo troppo al nostro ambiente. Insopportabile perché stiamo aumentando le disuguaglianze. Inutile perché non siamo più in grado di aumentare la felicità.
Il problema è che non sembrano esserci alternative al modo in cui funziona l’economia così come la conosciamo. Il libro di Timothée Parrique raccoglie la sfida di proporre un’alternativa valida.